Una buona notizia per i pazienti. Bloccate le esportazioni di Sinemet dal 22 maggio
Una prima buona notizia per i pazienti che in queste ultime settimane sono rimasti sprovvisti di un farmaco tanto importante quanto il Sinemet pronto.
AIFA comunica che le esportazioni da parte di grossisti italiani che vendono il farmaco su piazze europee con maggiore profitto è stato momentaneamente sospeso. Il ministro Giulia Grillo ha risposto ai nostri appelli, sostenuti da decine di migliaia pazienti che hanno fatto sentire la propria voce.
Grazie a tutti i pazienti, caregiver e tutte le persone solidali che hanno continuato a seguirci attraverso il sito www.parkinson.it e sulla pagina Facebook, aggiungendo commenti di solidarietà e di sostegno. Insieme vinciamo!
Gianni Pezzoli
Aggiornamento #SINEMET per tutti i pazienti affetti da Parkinson
AIFA Agenzia Italiana del Farmaco - pagina ufficiale ha bloccato tutte le esportazioni dall'Italia per dare priorità ai nostri pazienti, l'azienda produttrice ha incrementato la produzione del 16%, i Carabinieri del NAS hanno effettuato controlli nelle farmacie per constatare l'effettiva disponibilità del farmaco e abbiamo chiesto la collaborazione a Federfarma.
Grazie a tutti coloro che ci hanno aiutato a superare l'emergenza. Grazie infine ai pazienti, alle loro associazioni, ai medici. Il ministro della Salute è sempre con voi al servizio dei cittadini
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Ringraziamo il ministro per questo provvedimento che pone fine ad una carenza che ha messo in difficoltà migliaia di pazienti.
Ecco la notizia di FPress
Scatta sul Sinemet, il farmaco per il trattamento del Parkinson interessato nelle settimane scorse da carenze nel circuito produttivo, il primo provvedimento dell’AIFA di sospensione temporanea dell’esportazione. La determina, firmata venerdì dal direttore generale dell’Agenzia, dovrebbe essere pubblicata a ore in Gazzetta Ufficiale e ha un valore essenzialmente prospettico: lo stato di carenza è in progressivo superamento (secondo quanto assicurato dall’azienda produttrice) e lo stop alle esportazioni mira ad assicurare che le confezioni di nuovo disponibili in quantità crescente non finiscano nel circuito del parallel trade.
Collocato in questo contesto, il provvedimento rappresenta dunque una misura sperimentale di cui ora l’Agenzia misurerà ricadute ed efficacia. L’intenzione, infatti, è quella di ricorrere più spesso in futuro a questo tipo di interventi, soprattutto in quei casi in cui occorre preservare il superamento di una fase di carenza (nel circuito produttivo) da fenomeni di indisponibilità dovuti a distorsioni nel circuito distributivo, ossia esportazioni parallele.
Resta da capire quale valutazione darà al provvedimento la Commissione europea, ma in AIFA c’è fiducia: le valutazioni espresse un anno fa da Bruxelles sulle misure adottate da Polonia e Slovacchia per scoraggiare l’export dei medicinali (è possibile, disse la Commissione, imporre limiti al parallel trade quando l’obiettivo è quello di «tutelare un legittimo interesse pubblico», a patto che tali interventi «siano giustificati, ragionevoli e proporzionati») inducono a ritenere che la determina non troverà contraria l’Europa, data l’evidente condizione di sofferenza che ha contraddistinto le forniture di Sinemet.