Dieta Mediterranea a rischio di malattia di Parkinson
![La piramide alimentare della Dieta Mediterranea Sostenibile (2016, IFMeD) - Fondazione Internazionale per la Dieta Mediterranea' Piramide alimentare](/images/articoli/dieta-mediterranea.jpg)
Lo stile di vita, quindi anche le abitudini alimentari, sono coinvolte nel processo neurodegenerativo cronico della malattia di Parkinson, soprattutto nella fase iniziale della malattia, definita come prodromica.
È stato recentemente pubblicato uno studio condotto in Grecia (aprile 2023, il cui scopo è stato quello di indagare l’associazioni tra l’aderenza alla dieta mediterranea e la modifica del rischio di sviluppare malattia di Parkinson, in una popolazione anziana del bacino del Mediterraneo. Per studiare l’effetto della dieta mediterranea, sono stati utilizzati i dati individui anziani (età età ≥ 65 anni) residenti in comunità, tratti dal registro della Hellenic Longitudinal Investigation of Aging and Diet. È stato utilizzato un questionario dettagliato sulle frequenze di consumo alimentari, per calcolare il punteggio di aderenza alla dieta mediterranea, compreso tra 0 e 55 (punteggi più alti indicano una maggiore aderenza). La probabilità di avere sintomi caratteristici della fase iniziale (prodromica) della malattia, è stata calcolata secondo i criteri aggiornati della Movement Disorder Society. Sono stati valutati i dati di 1047 partecipanti non affetti da malattia di Parkinson o altre sinucleinopatie, come la demenza da corpi di Lewy, seguiti per un minimo di 2 e un massimo di 4 anni. Una maggiore aderenza alla dieta mediterranea, è associata ad un minore aumento della probabilità di sviluppare sintomi precoci (prodromici) di malattia (circa il 60/70 % in meno del rischio). Precisamente, per ogni unità di aumento del punteggio di aderenza alla dieta mediterranea, è stata riscontrata una riduzione del 9%-10% di sviluppare sintomi prodromici. Pertanto l'aderenza alla dieta mediterranea è associata a un minore aumento della probabilità di sviluppare sintomi prodromici della malattia di Parkinson e altre sinucleinopatie, con una minore incidenza di diagnosi di patologia conclamata nel periodo di follow up considerato.
COMMENTO NUTRIZIONALE:
La dieta mediterranea è considerata patrimonio culturale immateriale dell’Unesco dal 2010, per le sue caratteristiche. Ricca di frutta, verdura, legumi e grassi sani, apporta infatti una grande varietà di nutrienti utili alla salute per l’elevato potere antiossidante e antinfiammatorio. Nel 2016 l’IFMeD (Fondazione Internazionale per la Dieta Mediterranea) ha lanciato un aggiornamento della nota Piramide della Dieta Mediterranea (fig.1) , con l'obiettivo principale di ampliare la percezione dei benefici di questo modello dal singolo soggetto ai benefici per il pianeta e le sue popolazioni. Nella nuova piramide troviamo alla base sempre l’indicazione ad una costante attività fisica e ad una corretta idratazione; appena sopra troviamo frutta, verdura e cereali, da utilizzare in tutti i pasti della giornata. A seguire, come per la precedente piramide sono poi riportate le frequenze di utilizzo dei secondi piatti. In questa nuova grafica, la piramide è però tridimensionale e nella faccia laterale troviamo le indicazioni per un modello alimentare sostenibile e rappresentativo di tutta l’area del Mediterraneo, da adattare per ogni paese ai propri contesti e alla propria cucina tradizionale. Quando possibile va preferito il km zero o comunque alimenti prodotti nella propria zona, possibilmente per una scelta di prodotti secondo stagionalità e zona di produzione. I primi gradini della piramide (quindi gli alimenti di origine vegetale) sono più ecosostenibili, perché derivanti dall’agricoltura: basterà verificare la zona di produzione e la stagionalità. La produzione dei secondi piatti di origine animale (in particolare di carni e salumi) e degli alimenti preconfezionati (come snack e dolciumi) avviene spesso in modalità intensiva . Ridurne il consumo permetterà quindi di migliorare l’aderenza alla dieta mediterranea ma anche di ottenere un minore impatto ambientale.
A cura della Dott.ssa Valentina Ferri, Medico Dietologo e dott.ssa Michela Barichella, Medico Dietologo
Fonte: Maraki MI, Yannakoulia M, Xiromerisiou G, Stefanis L, Charisis S, Giagkou N, Kosmidis MH, Dardiotis E, Hadjigeorgiou GM, Sakka P, Scarmeas N, Stamelou M. Mediterranean diet is associated with a lower probability of prodromal Parkinson's disease and risk for Parkinson's disease/dementia with Lewy bodies: A longitudinal study. Eur J Neurol. 2023 Apr;30(4):934-942. doi: 10.1111/ene.15698. Epub 2023 Feb 6. PMID: 36692092.