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I parkinsoniani sono poveri metabolizzatori dell’n-esano

Tra i fattori di rischio ambientali per la malattia di Parkinson si annovera l’esposizione agli idrocarburi, che avviene soprattutto in ambiente lavorativo. E’ stato riportato che l’esposizione a tali sostanze anticipa l’esordio della malattia in media di oltre 3 anni; finora non vi era una spiegazione per questo fenomeno. La misurazione dei metaboliti dell’idrocarburo n-esano in 108 pazienti parkinsoniani ed in altrettanti soggetti sani ha mostrato che la metabolizzazione di questa sostanza è significativamente ridotta nei pazienti affetti da malattia di Parkinson e che il fenomeno è inversamente correlato all’età. Nel medesimo studio sono stati confrontati i livelli ematici di n-esano ed i livelli dei suoi metaboliti nell’urina in 34 fumatori (le sigarette contengono elevate quantità di n-esano) e 34 non fumatori ed è stato rilevato un significativo aumento dei livelli ematici dell’idrocarburo associato ad una riduzione della escrezione dei suoi metaboliti nell’urina. E’ possibile che questa alterazione metabolica contribuisca alla patogenesi della malattia di Parkinson.

Fonte: Canesi J Neurol 2003; 250: 556-560

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