Menu

Questo sito utilizza i cookie e tecnologie simili.

Puoi cliccare su “Approvo tutti” per accettare tutte le categorie di cookie oppure rifiutare i cookie e continuare a navigare, saranno installati solo cookie tecnici. Per saperne di piu'

Declino Approvo tutti
Approvo selezionati

Informativa sull'uso dei cookie

  •  

    PREMESSE

    I cookie sono piccoli file di testo che possono essere utilizzati dai siti web per rendere più efficiente l'esperienza per l'utente. La legge afferma che si possono memorizzare i cookie sul suo dispositivo se sono strettamente necessari per il funzionamento di questo sito. Per tutti gli altri tipi di cookie abbiamo bisogno del suo permesso.

    Questo sito utilizza diversi tipi di cookie. Alcuni cookie sono collocati da servizi di terzi che compaiono sulle nostre pagine. Per modificare o revocare il proprio consenso per l'utilizzo dei cookie sul nostro sito web, cliccare qui.

    L'informativa completa sulla privacy si trova alla pagina Privacy policy.

    L’informativa è resa solo per il sito www.parkinson.it della Fondazione Grigioni per il Morbo di Parkinson e non anche per altri siti web eventualmente consultati dall’utente tramite link.

     

  • COOKIE NECESSARI

    I cookie necessari contribuiscono a rendere fruibile il sito web abilitandone funzionalità di base quali la navigazione sulle pagine e l'accesso alle aree protette del sito. Il sito web non è in grado di funzionare correttamente senza questi cookie. Sono altresì definiti come cookie tecnici.

Nome

Sorgente

Scopo

Scadenza

Tipo

PHPSESSID

parkinson.it

Preserva gli stati dell'utente nelle diverse pagine del sito.

Sessione

HTTP

cookieconsent

parkinson.it

Memorizza lo stato del consenso ai cookie dell'utente per il dominio corrente

1 anno

HTTP

cookieconsent_p

parkinson.it

Consenso ai cookie di preferenze

1 anno

HTTP

cookieconsent_s

parkinson.it

Consenso ai cookie di statistiche

1 anno

HTTP

cookieconsent_m

parkinson.it

Consenso ai cookie di profilazione

1 anno

HTTP

nrid

parkinson.it

Codice univoco del visitatore per visualizzare i banner di annunci

3 mesi

HTTP

engagebox_ID

parkinson.it

Usato per decidere se il banner ID è stato chiuso e deve rimanere chiuso

3 mesi

HTTP

SSID, SID, SAPISID, NID, HSID, APISID

Google

Cookie utilizzati da Google Maps che sono necessari per il funzionamento delle mappe dinamiche. Il contenuto e la loro creazione non sono direttamente controllabili poiché generati automaticamente all'inclusione della mappa dinamica.

Sessione

HTTP

fbsr_

Meta Platforms, Inc.

Utilizzato da Facebook per recuperare l'identificativo dell'applicazione utilizzata

Sessione

HTTP

 

COOKIE DI PREFERENZE

Sono cookie utilizzati per modificare l'aspetto del sito o il comportamento: sono impostazioni non strettamente necessarie al corretto utilizzo.

Nome

Sorgente

Scopo

Scadenza

Tipo

lang

LinkedIn

Determina la lingua scelta del sito

Sessione

HTTP

NID

Google

Contiene un ID univoco che Google utilizza per ricordare le tue preferenze e altre informazioni, come la tua lingua preferita (es. italiano), quanti risultati di ricerca desideri visualizzare per pagina (es. 10 o 20) e se desideri che il filtro SafeSearch di Google sia attivato.

6 mesi

HTTP

1P_JAR

Google

Memorizza le preferenze di Google Maps e le informazioni dell’utente ogni volta che visita pagine web contenenti servizi di Google

1 mese

HTTP

 

  •  

    COOKIE STATISTICI

    Questi cookie aiutano a capire come i visitatori interagiscono sul sito web, aggregando i dati di navigazione in forma anonima.

Nome

Sorgente

Scopo

Scadenza

Tipo

ln_or

LinkedIn

Registra dati statistici sul comportamento dei utenti sul sito web. Questi vengono utilizzati per l'analisi interna dall'operatore del sito.

1 giorno

HTTP

PageViewCount

Google

Questo cookie viene utilizzato per identificare la frequenza delle visite e il tempo di permanenza sul sito. Il cookie viene anche utilizzato per determinare quante e quali sottopagine vengono visualizzate dal visitatore del sito; queste informazioni possono essere utilizzate dal sito per ottimizzare il dominio e le relative sottopagine.

1 giorno

HTTP

TimeOnSite

Google

Memorizza i dati sul tempo trascorso sul sito web e le relative sottopagine durante la sessione corrente.

1 giorno

HTTP

collect

Google

Utilizzato per inviare dati a Google Analytics in merito al dispositivo e al comportamento dell'utente. Tiene traccia dell'utente su dispositivi e canali di marketing.

Session

Pixel

AnalyticsSyncHistory

LinkedIn

Utilizzato nel contesto della sincronizzazione dei dati con il servizio di analisi di terze parti.

29 giorni

HTTP

_ga

Google

Registra un ID univoco utilizzato per generare dati statistici su come il visitatore utilizza il sito internet.

2 anni

HTTP

_gat

Google

Utilizzato da Google Analytics per limitare la frequenza delle richieste

1 giorno

HTTP

_gid

Google

Registra un ID univoco utilizzato per generare dati statistici su come il visitatore utilizza il sito internet.

1 giorno

HTTP

_ga_#

Google

Utilizzato da Google Analytics per raccogliere dati sul numero di volte che un utente ha visitato il sito internet, oltre che le dati per la prima visita e la visita più recente.

2 anni

HTTP

OTZ

Google

Viene utilizzato da Google Analytics per tenere traccia delle informazioni sul traffico al sito Web

Sessione

HTTP

ANID, SIDCC, _Secure-APISID, _Secure-HSID, _Secure-SSID, SEARCH_SAMESITE, __Secure-3PAPISID, __Secure-3PSID

Google

Cookie utilizzati per raccogliere informazioni sull’utilizzo del sito da parte dei visitatori ogni volta che vengono visitate pagine web contenenti servizi di Google.

2 anni

HTTP

_cksk

Microsoft

Utilizzato da Microsoft Clarity per combinare le pagine viste da un utente in una singola sessione

1 giorno

HTTP

 

  •  

    COOKIE DI PROFILAZIONE

    I cookie di profilazione vengono utilizzati per tracciare i visitatori sui siti web. La finalità è quella di presentare annunci che siano rilevanti e coinvolgenti per il singolo utente. Di norma utilizziamo servizi di terze parti forniti da Google, Meta (Facebook), Microsoft e LinkedIn per i quali si rimanda alla rispettiva informativa.

Nome

Sorgente

Scopo

Scadenza

Tipo

_uetsid

Microsoft

Utilizzato per tracciare i visitatori su più siti web, al fine di presentare annunci pubblicitari pertinenti in base alle preferenze del visitatore. Utilizzato dal motore di ricerca bing.com

Persistente

HTML

_uetsid_exp

Microsoft

Contiene la data di scadenza del cookie con il nome corrispondente. 

Persistente

HTML

_uetvid

Microsoft

Utilizzato per tracciare i visitatori su più siti web, al fine di presentare annunci pubblicitari pertinenti in base alle preferenze del visitatore.

Persistente

HTML

_uetvid_exp

Microsoft

Contiene la data di scadenza del cookie con il nome corrispondente. 

Persistente

HTML

MUID/CLID

Microsoft

Utilizzato ampiamente da Microsoft come ID utente univoco. Il cookie consente il tracciamento dell'utente tramite la sincronizzazione dell'ID sui vari domini di Microsoft.

1 anno

HTTP

_clck

Microsoft

Memorizza un unico ID utente per Microsoft Clarity

1 anno

HTTP

__exponea_last_session_ping_timestamp__ 

Google

Questo cookie viene utilizzato per determinare quali prodotti il ​​visitatore ha visualizzato. Queste informazioni vengono utilizzate per promuovere prodotti correlati e ottimizzare l'efficienza pubblicitaria.

Persistente

HTML

__exponea_last_session_start_timestamp__ 

Google

Questo cookie viene utilizzato per determinare quali prodotti il ​​visitatore ha visualizzato. Queste informazioni vengono utilizzate per promuovere prodotti correlati e ottimizzare l'efficienza pubblicitaria.

Persistente

HTML

IDE

Google

Utilizzato da Google DoubleClick per registrare e produrre resoconti sulle azioni dell'utente sul sito dopo aver visualizzato o cliccato una delle pubblicità dell'inserzionista al fine di misurare l'efficacia di una pubblicità e presentare pubblicità mirata all'utente.

1 anno

HTTP

pagead/landing

Google

Raccoglie dati sul comportamento dei visitatori da più siti web, al fine di presentare annunci pubblicitari più pertinenti. Ciò consente inoltre al sito web di limitare il numero di volte che un visitatore viene mostrato lo stesso annuncio.

Sessione

Pixel

xnpe_#-#-#-#-# 

Google

Questo cookie registra dati sul visitatore. Le informazioni vengono utilizzate per ottimizzare la pertinenza dell'annuncio.

399 giorni

HTTP

fr

Meta Platforms, Inc.

Utilizzato da Facebook per fornire una serie di prodotti pubblicitari come offerte in tempo reale da inserzionisti terzi.

3 mesi

HTTP

tr

Meta Platforms, Inc.

Utilizzato da Facebook per fornire una serie di prodotti pubblicitari come offerte in tempo reale da inserzionisti terzi.

Sessione

Pixel

ads/ga-audiences

Google

Usato da Google AdWords per reingaggiare visitatori propensi a convertirsi in clienti basandosi sul comportamento online in diversi siti.

Sessione

Pixel

pagead/1p-user-list/#

Google

Monitora se l'utente ha mostrato interesse per specifici prodotti o eventi su più siti web e rileva come l'utente naviga tra i siti. Viene usato per valutare le attività pubblicitarie e facilita il pagamento delle commissioni per il reindirizzamento tra i siti.

Sessione

Pixel

bcookie

LinkedIn

Utilizzato dal servizio di social network LinkedIn per tracciare l'utilizzo di servizi integrati.

1 anno

HTTP

bscookie

LinkedIn

Utilizzato dal servizio di social network LinkedIn per tracciare l'utilizzo di servizi integrati.

1 anno

HTTP

li_sugr

LinkedIn

Raccoglie dati sul comportamento e l'interazione degli utenti, per ottimizzare il sito e rendere più rilevante la pubblicità mostrata.

3 mesi

HTTP

lidc

LinkedIn

Utilizzato dal servizio di social network LinkedIn per tracciare l'utilizzo di servizi integrati.

1 giorno

HTTP

UserMatchHistory

LinkedIn

Garantisce la sicurezza della navigazione per il visitatore, impedendo la falsificazione di richieste incrociate. Questo cookie è essenziale per la sicurezza del sito e del visitatore. 

29 giorni

HTTP

_fbp

Meta Platforms, Inc.

Utilizzato da Facebook per fornire una serie di prodotti pubblicitari come offerte in tempo reale da inserzionisti terzi.

3 mesi

HTTP

_gcl_au 

Google

Utilizzato da Google AdSense per sperimentare l'efficacia pubblicitaria su tutti i siti web che utilizzano i loro servizi.

3 mesi

HTTP

_uetsid

Microsoft

Raccoglie dati sul comportamento dei visitatori da più siti web, al fine di presentare annunci pubblicitari più pertinenti. Ciò consente inoltre al sito web di limitare il numero di volte che un visitatore viene mostrato lo stesso annuncio.

1 giorno

HTTP

_uetvid

Microsoft

Utilizzato per tracciare i visitatori su più siti web, al fine di presentare annunci pubblicitari pertinenti in base alle preferenze del visitatore.

1 anno

HTTP

A3

Yahoo

Raccoglie informazioni sul comportamento degli utenti su più siti web. Questa informazione è utilizzata al fine di ottimizzare la rilevanza della pubblicità.

1 anno

HTTP

DEVICE_INFO

YouTube

Informazioni sul dispositivo utente per ottimizzare il video

179 giorni

HTTP

VISITOR_INFO1_LIVE

YouTube

Prova a stimare la velocità della connessione dell'utente su pagine con video YouTube integrati.

179 giorni

HTTP

YSC

YouTube

Registra un ID univoco per statistiche legate a quali video YouTube sono stati visualizzati dall'utente.

Sessione

HTTP

ytidb::LAST_RESULT_ENTRY_KEY

YouTube

Memorizza le preferenze del lettore video dell'utente usando il video YouTube incorporato

Persistente

HTML

yt-remote-cast-available

YouTube

Memorizza le preferenze del lettore video dell'utente usando il video YouTube incorporato

Sessione

HTML

yt-remote-cast-installed

YouTube

Memorizza le preferenze del lettore video dell'utente usando il video YouTube incorporato

Sessione

HTML

yt-remote-connected-devices

YouTube

Memorizza le preferenze del lettore video dell'utente usando il video YouTube incorporato

Persistente

HTML

yt-remote-device-id

YouTube

Memorizza le preferenze del lettore video dell'utente usando il video YouTube incorporato

Persistente

HTML

yt-remote-fast-check-period

YouTube

Memorizza le preferenze del lettore video dell'utente usando il video YouTube incorporato

Sessione

HTML

yt-remote-session-app

YouTube

Memorizza le preferenze del lettore video dell'utente usando il video YouTube incorporato

Sessione

HTML

yt-remote-session-name

YouTube

Memorizza le preferenze del lettore video dell'utente usando il video YouTube incorporato

Sessione

HTML

 

Domande e risposte: ricerca e terapie future

logo aip Conoscere per capire, Vimodrone, 12/10/19

 

In data 12/10/2019 si è tenuto un incontro con esperti nell’Aula consiliare del Comune di Vimodrone. Gli esperti presenti erano i seguenti

Prof. G. Pezzoli – medico neurologo e neurochirurgo, Presidente AIP – Associazione Italiana Parkinsoniani e Presidente della Fondazione Grigioni per il morbo di Parkinson

Dr. A. Zecchinelli – medico neurologo, F.F. Direttore del centro Parkinson e Parkinsonismi, ASST Pini-CTO

Dr. Michela Barichella – medico dietologo, responsabile del Servizio di Dietologia, centro Parkinson ASST Pini-CTO

Dr. Danilo De Gaspari - psicoterapeuta, FERB Cernusco sul Naviglio

Rosa Osnato – fisioterapista, coordinatrice in fisioterapia, Istituto Geriatrico “P. Redaelli”, Vimodrone

Prof. L. Zecca:   Professore associato di Ricerca Istituto di Tecnologie Biomediche-CNR a Segrate (MI)

Qui di seguito le domande poste dal pubblico e le risposte fornite sulla ricerca e sulle terapie future.

Mio marito ha una diagnosi di Paralisi Supranucleare Progressiva. Ci è stato spiegato che si tratta di una forma atipica di Parkinson per cui attualmente non ci sono terapie specifiche. Ci sono terapie sperimentali per questa patologia?

Pezzoli: E’ vero, attualmente non ci sono terapie specifiche per questa forma di parkinsonismo atipico e neanche per le altre forme atipiche, tra cui si annoverano la demenza fronto-temporale e la degenerazione cortico-basale. Sono patologie più gravi della malattia di Parkinson e sono associate a un’ aspettativa di vita più breve. Qualora la patologia coinvolga anche la sostanza nera, causando sintomi motori molto simili a quelli della malattia di Parkinson classica, il paziente può rispondere alla levodopa; questo avviene nel 20-30% dei casi.

La Fondazione Grigioni ha contribuito al finanziamento, assieme alla Regione Lombardia, di una sperimentazione sull’uso di cellule staminali in pazienti affetti da Paralisi Supranucleare Progressiva (PSP). Abbiamo deciso di usare cellule staminali prelevate dal midollo osseo del paziente stesso (“autologhe”) per superare problemi etici e pratici e per mettere a punto una terapia che potesse essere effettuata in tutti i pazienti. Le cellule staminali raccolte venivano coltivate in laboratorio in modo da mettere a punto un preparato che potesse essere infuso nelle arterie che irrorano il cervello. Purtroppo abbiamo scoperto che le cellule staminali di tali pazienti sono difettose e non crescono bene, per cui diventa molto difficile allestire un preparato da infondere. A questo punto stiamo progettando un nuovo studio basato sulla somministrazione di cellule staminali da donatore compatibile.  

C’era uno studio sul vaccino anti-parkinson e mi hanno detto che non potevo partecipare perché avevo il Parkinson da troppi anni. Perché mi è stata preclusa questa possibilità?

Zecchinelli: i vaccini anti-Parkinson sono terapie sperimentali ancora all’inizio dello sviluppo clinico. I primi studi con lo scopo di dimostrare l’efficacia e la sicurezza di una terapia sperimentale devono necessariamente essere controllati ovvero prevedere l’assegnazione casuale a due gruppi di trattamento, uno con la terapia sperimentale in valutazione e l’altro con un placebo ovvero un preparato dall’aspetto identico, ma senza il principio attivo. Per evitare interferenze di fattori possibilmente confondenti, tra i quali rientra la fase di avanzamento della malattia, vengono reclutati soggetti con caratteristiche simili. Nel caso dei vaccini per gli studi sperimentali è stato deciso di reclutare solo soggetti con malattia in fase iniziale.

 

Che risultati ha dato lo studio sponsorizzato dalla Fondazione Grigioni sul microbiota?

Barichella: E’ stato ipotizzato che la malattia di Parkinson possa avere origine nell’intestino e che, attraverso un movimento centripeto, possa arrivare al cervello. In base a questa ipotesi germi patogeni che crescono in seguito all’alterazione della flora intestinale possono passare attraverso la mucosa intestinale e scatenare nei centri nervosi dell’intestino il malripiegamento della alfa-sinucleina, con formazione dei tipici corpi di Lewy che si vedono nelle cellule nervose malate di Parkinson. Da lì i corpi di Lewy   si propagherebbero lungo il nervo vago (il grosso nervo responsabile per l’innervazione dell’intestino) fino al sistema nervoso centrale, diffondendosi nel cervello.

Lo studio sponsorizzato dalla Fondazione Grigioni, basato sull’esame delle feci di pazienti e controlli sani, ha evidenziato nei pazienti parkinsoniani una disbiosi ovvero una serie di alterazioni della flora batterica intestinale, che è la principale componente del microbiota. Adesso bisogna effettuare ulteriori studi per comprendere come si possa correggere la disbiosi e che effetti apporta la correzione. Il microbiota intestinale può essere modificato cambiando le abitudini alimentari e/ assumendo probiotici. Esistono poi terapie più importanti, come il trapianto di microbiota da donatore sano.

In America si parla di trapianto fecale per il Parkinson. Che cosa è?

Barichella: Negli Stati Uniti vi sono aziende che raccolgono le feci di donatori sani, le filtrano e preparano capsule per terapia orale. L’ingestione di una capsula permette il trapianto di microbiota sano nell’intestino del paziente. Si spera che questo tipo di terapia possa essere efficace contro la malattia in base all’ipotesi centripeta che ho esposto nella risposta alla domanda precedente. In Italia questa terapia non è ancora disponibile.

In questo periodo si parla di terazosina come farmaco che potrebbe rallentare la progressione della malattia. C’è qualcosa di vero oppure è solo l’ennesima sostanza pubblicizzata in base a dati poco attendibili che ha poche probabilità di successo?

Pezzoli: Terazosina è un farmaco già in commercio da molti anni per la terapia sintomatica dell’ipertrofia prostatica benigna.

Recentemente è stato pubblicato un lavoro su una rivista internazionale importante che induce a pensare che terazosina possa essere un farmaco che rallenta la progressione della malattia di Parkinson. Nell’articolo viene descritta una serie di studi sperimentali nell’animale (topo, ratto, scimmia) in cui il farmaco migliora la funzione motoria dopo l’induzione di una sintomatologia di tipo parkinsoniano tramite lesioni al sistema nervoso centrale. Si tratta di modelli artificiosi, dato che queste specie di animali non si ammalano di Parkinson e nel corso del tempo si sono rivelati assai poco predittivi. Decine di farmaci hanno esercitato effetti simili, ma poi hanno deluso quando sono stati condotti studi clinici. L’esempio più eclatante è la selegilina, con cui è stato effettuato un grande studio detto DATATOP, che ha avuto esito negativo.

La scarsa predittività dei modelli sperimentali di Parkinson è ampiamente nota, per cui i ricercatori cinesi hanno effettuato anche ricerche retroattive in banche dati, analizzando dati disponibili su pazienti parkinsoniani. Prima hanno analizzato i dati desunti da una banca dati cinese. I risultati suggerivano che il farmaco potesse rallentare la progressione della malattia, ma non erano significativi perché solo 7 pazienti parkinsoniani avevano assunto terazosina. Poi hanno analizzato i dati in una banca dati americana, appartenente da un’ assicurazione, ed il risultato suggeriva che terazosina potesse ridurre il rischio di sviluppare la malattia. Tale banca dati non include tutta la popolazione e quindi vi sono riserve su quanto tale risultato possa essere valido per la popolazione generale.

La Fondazione Grigioni possiede una delle più ampie banche dati al mondo, che contiene i dati relativi a 32.000 pazienti seguiti per periodi fino a 20 anni. Attualmente sono in corso analisi per valutare l’attendibilità dei risultati cinesi. I dati preliminari non sono incoraggianti, ma l’analisi è ancora in corso. Qualora i risultati finali fossero favorevoli, la Fondazione potrà avviare uno studio clinico prospettico per valutare seriamente l’efficacia della terazosina come farmaco che potenzialmente rallenta la progressione della malattia.

La ricerca sui gemelli di cui uno malato e l’altro no ha prodotto dei risultati?

Pezzoli: Finora abbiamo raccolto dati su 85 coppie di gemelli discordanti per malattia ovvero di cui uno è malato e l’altro no. Tra breve usciranno i primi risultati pubblicati su una rivista neurologica internazionale, “Brain”. Nell’articolo vengono descritti i risultati ottenuti in 20 coppie di gemelli per quanto riguarda l’esame delle terminazioni nervose a livello della pelle. E’ emerso che accumuli della proteina alfa-sinucleina, un tipico segno di malattia di Parkinson nelle cellule nervose, sono presenti non solo nel gemello malato, ma, seppure in percentuale minore, anche nel gemello sano – un risultato importante che dimostra chiaramente che non basta la predisposizione genetica alla malattia, che è necessaria l’esposizione anche a fattori ambientali.

E’ tutt’ora in corso l’esame delle feci dei gemelli, che fornirà risultati sul loro microbiota.

 

DIAGNOSI

 

Mia mamma ha la malattia di Parkinson. Temo che ci possa essere una familiarità e vorrei sapere se c’è un esame che potrei fare ogni tanto per controllare che non la stia sviluppando anch’io.

Pezzoli: Attualmente un esame di questo tipo non è disponibile, perché la scintigrafia DATscan usata per la diagnosi di malattia di Parkinson, che permette di quantificare il numero di cellule nervose dopaminergiche rimaste, implica l’uso di un tracciante radioattivo. Pertanto, il suo uso non può essere ripetuto nel tempo in soggetti sani. La mancanza di un esame che permette la diagnosi in soggetti ancora asintomatici rappresenta un grosso problema per la messa a punto di una terapia con lo scopo di prevenire lo sviluppo di malattia di Parkinson conclamata.

Il Prof. Zecca sta lavorando a un progetto per la diagnosi precoce di malattia di Parkinson tramite risonanza magnetica, una tecnologia basata su campi magnetici che non prevede l’uso di traccianti radioattivi e che pertanto potrebbe essere usato per tenere sotto controllo pazienti potenzialmente a rischio. Questo progetto rappresenta una grande speranza per la prevenzione della malattia.

Pin It
Un lascito testamentario per un futuro senza Parkinson